Validazione del problema
- Sofia Venturini
- 19 set
- Tempo di lettura: 3 min
Cosa fare prima di progettare un nuovo prodotto digitale

Troppe startup partono da un’intuizione e iniziano a progettare prima ancora di sapere se stanno risolvendo un problema reale.
Il risultato? Tempo, budget e risorse sprecati per costruire un prodotto che nessuno vuole.
In questo articolo scoprirai come validare il problema in modo agile, parlando direttamente con gli utenti e raccogliendo segnali chiari prima di passare alla fase di design.
Perchè la validazione del problema è fondamentale
Gli errori più comuni delle startup early-stage
Uno degli errori più frequenti è partire dall’idea e non dal problema.
Quando sei immersə nella tua visione, è facile dare per scontato che ciò che vuoi costruire serva davvero.
Senza validazione, però, rischi di spendere tempo e risorse per un prodotto che non ha mercato
Cos'è un problema reale?
Un problema è reale solo se:
Colpisce un gruppo specifico di persone
Ha un impatto concreto nella loro vita o lavoro
È già stato oggetto di "workaround" (soluzioni fai-da-te)
Le persone lo citano spontaneamente nelle interviste
👉🏼 Se sei tu a doverlo suggerire, probabilmente non è prioritario.
Quando va fatta la validazione?
Subito!
La validazione del problema precede:
Il design dell’interfaccia
Lo sviluppo del prodotto
Il branding, il sito e la landing page
È il primo step per costruire qualcosa che abbia senso.
I 5 step per validare il problema
Ecco il processo semplice e accessibile per validare un problema in modo smart e concreto.
1. Definisci chiaramente il problema
Scrivi una frase chiara e specifica che risponda a:
Chi ha questo problema?
In quale contesto?
Con quale impatto?
💡 Esempio: “I piccoli e-commerce indipendenti faticano a gestire il customer care, perdendo vendite e tempo.”
2. Formula le ipotesi da testare
Prima di intervistare, chiarisci cosa credi sia vero. Alcune ipotesi da verificare:
Chi è il tuo target
Quanto spesso vive il problema
Se ha già cercato soluzioni
Quanto sarebbe disposto a pagare per una nuova soluzione
Scrivile: saranno la base per le interviste.
3. Trova persone da intervistare
Non servono centinaia di interviste. 5-10 bastano per iniziare.
Dove cercare:
Gruppi Facebook di settore
Community Slack o Discord
Reddit
LinkedIn
Contatti personali o professionali
🎯 Evita amici o colleghi troppo gentili. Cerca persone che ti dicano la verità.
4. Conduci interviste (senza pitchare il prodotto)
Durante le interviste:
Fai domande aperte
Lascia parlare l’intervistato
Non nominare la tua idea o soluzione
Domande utili:
"Mi racconti l’ultima volta che ti è successo X?"
"Cosa hai fatto per risolverlo?"
"Che impatto ha avuto per te?"
"Hai cercato alternative?"
👂 Il tuo obiettivo è ascoltare, non convincere.
5. Analizza i dati e decidi
Hai raccolto abbastanza segnali? Verifica se:
Il problema è emerso spontaneamente
È sentito come urgente/frustrante
Ci sono già workaround in atto
Più persone lo vivono in modo simile
👉 Se sì → validazione riuscita.
👉 Se no → torna alla definizione iniziale e riformula (in poche parole: PIVOT).
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Questo mese nella newsletter di startup.ux ho approfondito proprio il tema della validazione del problema con:
✅ Una checklist scaricabile con tutti gli step da seguire
✅ Il Problem Statement Canvas per chiarire il tuo focus prima delle interviste
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In conclusione
Validare un problema non è solo una tecnica: è una scelta strategica. Significa ascoltare prima di costruire, evitare sprechi e creare qualcosa che abbia davvero senso per chi lo userà.
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