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🌟 Ampliamo l'occhio del Design Inclusivo

  • Immagine del redattore: Sofia Venturini
    Sofia Venturini
  • 25 giu 2024
  • Tempo di lettura: 2 min
L'immagine raffigura diversi tipi di disabilità

Quando si parla di Design Inclusivo, è comune concentrarsi sull'utente diretto, sulle sue problematiche e bisogni.


Ma cosa succede agli "experiencers"? Coloro che sono coinvolti in modo indiretto ma significativo? È tempo di ampliare la nostra prospettiva e considerare tutte le persone coinvolte.



💡 Per "experiencers", per alcuni meglio noti come stakeholders, intendiamo tutte quelle persone come familiari, caregiver, o altri membri della comunità che hanno un coinvolgimento cruciale nel progetto e meritano altrettanta attenzione.



Grazie a Francesco Rodighiero cultore e promotore del Design for All che nel corso "Progettare Esperienze Accessibili e Inclusive nei Musei" ha condiviso questa terminologia e spunti a riguardo.



Questo approccio riflette il vero spirito dell'inclusività, dove ogni individuo e ogni ruolo sono considerati preziosi e importanti.


Coinvolgere attivamente gli "experiencers" nei processi di progettazione non solo migliora l'esperienza complessiva, ma promuove anche un senso di appartenenza e rispetto.



📢 Vi porto un esempio estremo ma più frequente di quanto pensiate:



Immaginate una madre che porta i suoi figli in gita, uno di questi ha disturbi motori e quindi utilizza la sedia a rotelle, l'altro è piccolo ed ancora non cammina.


La struttura ha implementato rampe per sedie a rotelle per rendere gli spazi accessibili alle persone con disabilità motorie.


Tuttavia, questa struttura non fornisce adeguati spazi di sosta o aree di riposo per i caregiver o i familiari che assistono le persone con disabilità durante la visita.


La madre si ritrova a salire le scale con tanta fatica, con in braccio il bambino piccolo e nell'altra mano l'attrezzatura. 


La sua determinazione la fa arrivare in cima, ma è stanca e frustrata.



In questa situazione, la progettazione si è concentrata esclusivamente sulle necessità degli utenti diretti con disabilità motorie, trascurando completamente gli "experiencers".


Questi caregiver o familiari potrebbero affrontare difficoltà nel fornire l'assistenza necessaria senza adeguate strutture di supporto, come spazi per riposare.



💭 Considerare le prospettive e le necessità di tutti gli interessati significa creare soluzioni più efficaci e significative.


Ogni individuo dovrebbe sentirsi riconosciuto e considerato nelle nostre creazioni, sia direttamente che indirettamente.



🚀 Sfido tutti noi a abbracciare pienamente questa mentalità inclusiva nella nostra progettazione quotidiana.


Diamo voce agli "experiencers" e creiamo soluzioni che riflettano la ricchezza della diversità umana.


(Conclusioni estratte dalla seconda lezione del corso "Creare esperienze accessibili ed inclusive nei musei")




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